

Blu II, Miró
- Olio su tela di lino
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| Autore: | Joan Miró |
|---|---|
| Titolo originale: | Bleu II |
| Tipo: | Quadro |
| Stilo: | Surrealismo |
| Supporto: | Tela |
| Anno: | 1961 |
| Si trova in: | Centro Pompidou, París |
Dal punto di vista tecnico, Miró ricerca un equilibrio tra il controllo strutturale e la libertà del gesto pittorico. L’uso di pigmenti ad alta saturazione e di pennelli ampi gli consente di ottenere una superficie cromatica omogenea, opaca e priva di rilievo. I punti neri, distribuiti con una precisione quasi matematica, creano un ritmo visivo che ordina lo spazio pittorico. La linea rossa, verticale e leggermente irregolare, introduce contrasto e tensione nella composizione.
Storicamente, il Trittico Blu —composto da Blu I, Blu II e Blu III— fu concepito nello studio di Miró a Palma di Maiorca, in un periodo di introspezione e sintesi formale. Rappresenta il culmine della sua ricerca dell’essenziale: il colore come emozione pura e il segno come linguaggio universale. Con questa serie, Miró si allontana definitivamente dalla narrazione surrealista per esplorare un territorio di contemplazione plastica che anticipa l’astrazione lirica e l’espressionismo cromatico dei decenni successivi.
"Azul II" (1961) fa parte del trittico emblematico intitolato "Trittico Blu", creato da Joan Miró in una fase di piena maturità artistica. Realizzato a olio su tela, il dipinto si distingue per la precisione tecnica con cui l’artista gestisce il colore e lo spazio. Lo sfondo di un blu oltremare profondo, applicato a velature, funge da campo cromatico in cui ogni elemento assume un peso visivo preciso. Su di esso, una sequenza di punti neri di diverse dimensioni e una singola linea verticale rossa formano una composizione rigorosamente equilibrata, dove l’economia dei mezzi genera una forza espressiva eccezionale.
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